UN TIEPIDO SOLE E TANTE CURVE PER SCRUTARE I RUDERI DI UN VECCHIO CASTELLO E VISITARE LA GROTTA DI IS ZUDDAS
Siamo a novembre e anche nella nostra bellissima isola la temperatura inizia a calare. E' mezza mattina e il termometro segna a malapena i 15°C ma la moto è li che aspetta e noi conosciamo bene quel richiamo. E allora in sella non prima di aver come sempre controllato che la moto sia in ordine ed utilizzando un abbigliamento adeguato.
Oggi vi porterò a scoprire un altro bellissimo angolo della Sardegna. Si esce da Cagliari ed al tredicesimo chilometro si sale sul cavalcavia e si segue la direzione Assemini-Macchiareddu. E' una parte di percorso che abbiamo già fatto insiemese, ma che lasceremo presto. Le piogge dell'ultimo periodo, seppur esigue, hanno dato una boccata di ossigeno alla terra. Infatti neanche un mese fa, questo tratto era molto arido ed ora inizia a mostrarci il suo verde e l'intenso profumo.


Lasciato il castello, ci ritroviamo di fronte una strada abbastanza stretta, e questa ci accompagnerà per tutto il tragitto. Da subito notiamo che è molto tortuosa ed infatti per i prossimi 40 chilometri sarà un susseguirsi di curve e di tornanti immersi nella natura.







Ciò che il viaggio trasmette è bellissimo.
Tutti i sensi rimangono inebriati, i profumi sono intensi. Qui la macchia mediterranea è rigogliosa, gli alberi di quercio e di ginepro si mischiano con quelli di ulivo ed il corbezzolo cresce ricoglioso. Non possiamo non lasciarci andare ad una guida un po più sportiva, tutte queste curve ci incitano a piegare un po di più (è questo uno dei percorsi preferiti dai motociclisti del cagliaritano per via delle tantissime e strette curve). Ma è solo qualche istante, perchè l'attenzione e la voglia di godere del panorama è molto più forte. La strada è disseminata di tantissimi ruderi. Si notano i resti dei vecchi percorsi e dei ponti del periodo della dominazione romana. Non bisogna poi tralasciare che quasi tutto il tragitto è disseminato di abitazioni e di frazioni di centri abitati che hanno l'ingresso radente alla statale e che spesso dietro una curva, in mezzo alla carreggiata, potremmo trovare un animale selvatico e dunque, prudenza!
Proseguendo sempre dritto, si arriva ad un altro incrocio. Per fortuna un altra rotonda. Cose non molto frequenti in Sardegna, dove esistono ancora tantissimi e pericolosi incroci a raso. Svoltiamo, seguendo la rotonda a sinistra, in direzione di Santadi.
Subito all'incrocio ci fermiamo, giusto una piccola sosta per sgranchire le gambe e per dare uno sguardo ad una delle cantine più conosciute della nostra isola, dove vengono creati tra i migliori vini da vitigni selezionati. Anche qui per chi fosse interessato vi è la possibilità di fare una visita guidata e acquistare i prodotti vinicoli.
Si è fatto già tardi e vista l'ora e la strada già percorsa è il momento di fare rifornimento alla moto e magari di trovare qualcosina da mettere sotto i denti. Il centro abitato più vicino è Santadi e qui si trova una delle grotte più famose di tutta l'Europa e vale la pena attraversare il centro abitato e fare una sosta li. Per arrivarci a questo punto è molto semplice per tutti in quanto la strada è disseminata di indicazioni. Comunque bisogna procedere ed attraversare l'abitato. Giunti all'uscita seguendo le indicazioni dopo circa 6 chilometri siamo giunti. Ci accoglie una bellissima foresta e appena entrati troviamo un punto di ristoro aperto tutto l'anno.
Ottimo cibo e prezzo onesto per la trattoria " Is Zuddas". Qui oltre alla possibilità di ristorarsi vi è la biglietteria per l'omonima grotta (www.grotteiszuddas.com).



A questo punto è d'obbligo anche per me, benchè lo abbia fatto diverse volte, fare una visita guidata alle grotte. E' un consiglio che mi preme dare a chiunque si trovi da queste parti, anche di passaggio. Una visita all'interno di questo meraviglioso posto, permette di capire quanto la natura possa creare nel tempo e quanto spetti a noi preservarla e custodirla.
Terminata la visita, decido di proseguire verso il centro abitato di Telulada. Ho percorso poco più di 100 chilometri e proseguendo dovrei percorrerne altrettante per giungere nuovamente a Cagliari.
La strada è sempre stretta e le curve continuano. Mi fermo in un punto panoramico perchè da qui in lontananza si intravede la costa. Lo spettacolo è magnifico, ma il tempo sembra volgere al peggio. In pochissimi minuti il cielo da azzurro è diventato grigio e si sono addensate le nuvole, facendomi capire che la prosecuzione del viaggio sarebbe stata accompagnata dalla pioggia.



Malgrado come da abitudine porti sempre con me la tuta antipioggia, decido di concludere così quest'altro piccolo viaggio e ritornare indietro ripercorrendo la strada già fatta. Sarebbe inutile insistere e buttarmi in mezzo ad un acquazzone perchè non potrei godermi con serenità il viaggio ed assaporarmi profumi e sensazioni.
La fortuna è dalla mia parte e seguendo l'istinto posso far rientro senza prendere acqua ed approfittandone per godermi con tranquillità il rientro, ovviamente portando con me il bellissimo ricordo di questo altro percorso e lasciando a voi qualche altra immagine della nostra Sardegna e una immagine della mia ombra che sempre mi accompagna e che saluta anche voi.


Vedi Itinerario 5 (I Consigli di Old Biker)
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