DA CAGLIARI AL TEMPIO DI ANTAS ATTRAVERSANDO E SCOPRENDO IGLESIAS

Oggi, Old Biker, vi porterà in giro in un percorso non tanto lontano dal capoluogo.
E' il primo pomeriggio, il sole è alto e, come sempre, la voglia di salire in sella è sempre tanta.
Si esce da Cagliari ed al tredicesimo chilometro decido di prendere il cavalcavia e di lasciar andare le ruote verso la pedemontana. Nella mente ancora non c'è una meta ben precisa ma tanta voglia di vedere, conoscere e scoprire insieme a voi le bellezze della nostra isola.
La strada non è il massimo, tantissimi avvallamenti, tante buche e l'andatura deve essere leggera, tranquilla, il che ci permette di godere appieno del panorama, che qui, risulta essere a tratti desertico. La siccità si fa sentire ed il terreno è arido. Arrivato al primo incrocio (sulla destra Siliqua, sulla sinistra Narcao), decido di andare dritto versa il centro abitato di Villamassargia. Qui, quasi improvvisamente il panorama cambia e la vegetazione diventa più rigogliosa, gli alberi ed il loro profumo inebriamo con questa calura autunnale. Val bene una piccola sosta per ricordare questi colori. 
Mancano una manciata di chilometri per arrivare a Villamassargia e qui un'altra breve sosta al distributore per fare il pieno. La destinazione  mi è ancora sconosciuta ed è meglio essere previdenti. Spesso le soste riservano delle belle sorprese e nel mio caso mi fa incontrare un caro amico, Mauro, Biker della zona, che dopo i calorosi saluti si offre di accompagnarmi e di farmi conoscere alcune delle bellezze della zona dell'iglesiente.
Dal distributore si opta subito per abbandonare la strada principale e prendere una strada secondaria che ci porterà direttamente all'interno di Iglesias. E qui le prime scoperte. Benchè conosca abbastanza la cittadina mineraria, Mauro da grande cicerone, mi porta subito a vedere le vecchie mura che cingevano la città. https://it.wikipedia.org/wiki/Iglesias_(Italia)













  

Ci inerpichiamo sulla stradina che costeggia le mura fino alla sommità dove ora sorge un convento di suore di clausura.
E' un punto panoramico favoloso. Da qui si vede tutto il centro abitato, la catena dei monti che la circonda e l'ampia vallata che arriva al campidano, permettendoci di scorcere in lontananza i resti dei castelli che visivamente comunicavano tra di loro in epoche antiche. 
Il percorso prosegue verso gli antichi siti minerari presenti all'interno della cittadina. Sono immagini di una straordinaria bellezza che fanno capire quanto la città sia ricca di storia, anche relativamente recente. Vi invito a fermarvi ed ammirare ciò che ancora oggi è rimasto dell'antica città mineraria. 






Da qui decidiamo di lasciare il centro abitato. Mauro è impaziente di portarmi alla scoperta delle bellezze più interne e nascoste del territorio. Si prosegue seguendo l'indicazione SS 126 e subito ci si rende conto che la strada sarà stretta e tortuosa. Per fortuna il manto stradale è in ottime condizioni il che ci permette qualche piccola distrazione per ammirare il paesaggio che dopo pochi chilometri diventa veramente stupefacente. Si ha la sensazione che qui la siccità sia sconosciuta. Il verde è rigoglioso, gli alberi altissimi e verdi, il profumo che emanano è inebriante. I colori spaziano dal verde al giallo delle foglie ormai cadute che ci ricorda che siamo in autunno.
E questo profumo, questi colori ci accompagneranno per i circa 50 chilometri di percorso.

Gli occhi non sono mai paghi di tanta bellezza, anche se un po di stanchezza inizia a farsi sentire e proprio quando stai per decidere di fare una sosta, inaspettatamente, dietro una curva ti appare un bel punto per fermarsi.
E' il bar S.Angelo che prende il nome dal toponimo della zona in cui ci troviamo. Spettacolare per la posizione in cui si trova. Il proprietario, che ci accoglie, è di una gentilezza oramai quasi sconosciuta. Noi ne approfittiamo per dissetarci e la nostra richiesta viene accolta ed accompagnata da un piccolo assaggio di salumi. Cosa molto gradita perchè i chilometri in moto fanno sentire un piccolo languore.



Ovviamente oltre che per noi, questa è anche l'occasione per far riposare un attimo le nostre bimbe che ci accompagnano in questo percorso.
E' arrivato il momento di proseguire. La strada prosegue oramai in discesa. Il panorama è sempre molto accattivante, con il suo susseguirsi di curve a volte strettissime. Facciamo un altra piccola sosta, dove Mauro mi fa subito notare sul fondo di un fiume completamente asciutto dei vecchi ruderi, tra i quali un piccolo ponte risalente all'epoca romana. 











Dopo questa piccola sosta, si riparte, ed ora la destinzione è certa. Il punto di arrivo sarà il parco dove si trovano i resti del tempio di Antas  https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/tempio-di-antas
Siamo in una piccola vallata, nel territorio del comune di Fluminimaggiore, a poco più di 50 chilometri da Iglesias. Il mio invito è quello di farvi questo bellissimo percorso, di arrivare fino a qua e di visitare il tempio. Ne vale la pena, così come lascia senza fiato il bellissimo panorama che circonda questa piccola piana. Ovviamente non posso che ringraziare l'amico Mauro per avermi fatto compagnia e per aver permesso a me di scoprire questo bellissimo e suggestivo angolo della Sardegna meridionale.









Da qui, si può proseguire la strada che ci condurrebbe fino alla costa di Buggerru, ma oramai è giunta la sera e decidiamo di rientrare ripercorrendo la stessa strada, fermandoci però ancora un attimo ad ammirare i colori di questa straordinaria natura, di sentire i profumi che emana, di godere di una grandissima pace e di un surreale silenzio.
 

 






Un ultimo, infinito ringraziamento all'amico Mauro, per la gentilezza e per avermi permesso di scoprire questi nuovi angoli.




 Vedi Itinerario 3 (I Consigli di Old Biker)


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